Elezioni politiche 2022
La prima Presidente del Consiglio donna?
Non ci sono precedenti nella storia della Repubblica italiana di un Presidente del Consiglio donna, e detto francamente sarebbe anche l’ora che la politica facesse emergere una donna in questo ruolo.
Detto ciò, gli ultimi sondaggi al momento della scrittura di questo articolo sulle elezioni politiche 2022, ci danno questi risultati possibili:
La coalizione di Centro-Destra si dimostra in netto vantaggio in questa ipotesi di scenario, secondo me più probabile viste le ultime dichiarazioni di Calenda.
Per i singoli partiti abbiamo invece questi possibili risultati:
Stando a questi numeri, la nuova Presidente del Consiglio sarà certamente donna (Giorgia Meloni, FdI).
Post elezioni politiche 2022. Cosa aspettarsi?
Prima che a qualcuno venga voglia di emigrare all’estero (come mi è capitato di leggere sui social) se questi fossero i risultati delle elezioni politiche 2022, dovremmo fare una riflessione che è la seguente.
Per prima cosa, analizziamo la durata dei governi italiani. Anche se il Parlamento italiano resta in carica di norma 5 anni, i governi hanno sempre avuto una durata inferiore. Il governo più longevo della storia repubblicana, Berlusconi II tra il 2001 e il 2005, restò in carica per 1412 giorni (quasi 4 anni).
La media invece è di circa un anno e 2 mesi (414 giorni) e il governo Draghi non ha fatto molta eccezione.
La seconda cosa a cui pensare, se ce ne fossimo dimenticati, è che viviamo in un regime democratico. Il popolo è sovrano. L’alternanza democratica destra-sinistra è sintomo di una democrazia sana.
La cosa deleteria per il nostro paese è invece la durata troppo breve dei governi. Di seguito un grafico per avere un paragone europeo.
La Francia è l’unico paese, tra quelli paragonati, che si avvicina un po’ al nostro andamento. Però c’è anche una differenza sostanziale, cioè la loro Repubblica è di tipo presidenziale.
Conclusioni
Chiunque vinca le elezioni ha il diritto di governare. O quantomeno provarci.
Dopodiché, sarà il Presidente della Repubblica, in quanto garante della Repubblica e della democrazia, a conferire l’incarico di formare il governo al vincitore delle elezioni e di mettere eventuali veti ai ministri che verranno proposti (v. caso Paolo Savona con il governo Conte I).
Per quanto riguarda la campagna elettorale 2022, spero vivamente che si concentri sui temi e non sullo spauracchio “allarme siam fascisti” da parte della sinistra, perché francamente ne abbiamo già piene le orecchie.
Facciamo delle proposte migliori ed alle prossime elezioni facciamoci eleggere. Fine dei piagnistei.
Ultima modifica di questo articolo: 22 Luglio 2022